Ultramaratona, Intervista a Paola Floretti campionessa dei Magraid 2018
Paola Floretti campionessa dei Magraid 2018 – Alla sua prima ultramaratona, Paola Floretti della Libertas Udine è riuscita ad aggiudicarsi la 100 km dei Magraid 2018. Una vittoria assolutamente inaspettata, giunta proprio all’inizio del percorso di crescita che la sta portando ad aumentare progressivamente le distanze e i dislivelli.
Com’è andata questa gara?
È stata una gara combattuta fin dall’inizio. La prima giornata ho superato la campionessa 2017 Lorena Piastra a 4-5 km dall’arrivo. Comunque, ce l’avevo sempre dietro. È stata proprio una questione di un minuto, un minuto e mezzo di differenza all’arrivo. Il secondo giorno è stato proprio un esempio di sportività. Ci siamo un po’ corse dietro, finché a 15 km dall’arrivo non avevamo nessuno né davanti né dietro. Abbiamo così deciso di arrivare insieme, lasciando tutto al fato dell’ultima giornata. La differenza infatti era minima. Nell’ultima tappa, ognuno ha fatto la propria gara. Lei è partita davanti, ma le stavo dietro fino al 6°/7° km. Poi al primo attraversamento di sassi ho deciso di allungare il passo e da lì sono andata avanti e non mi sono più guardata indietro. Ero convinta di averla alle spalle, ma poi ho saputo che le ho dato quasi mezz’ora.
Qual è stato il tuo segreto?
La voglia di riuscire ad arrivare e cercare di dimostrare che potevo farcela è stata determinate. Ha contribuito a finire la gara bene, meglio delle aspettative.
Ma tu sei abituata? Avevi già fatto altre ultramaratone?
No. Quella è stata la prima. Adesso mi sto impegnando a fare altre gare del genere. Ad esempio, in Trentino ho finito la Dolomites Run Sellaronda 2018 di oltre 60 km con 3852 km di dislivello positivo in 10h 42’ 08”, al 20° posto.
Caspita, nella Top 20! Era anche questa la prima volta?
Sì. Ero arrivata ad un massimo di 2.000 metri di dislivello. Sto cercando man mano di aumentare le distanze e il dislivello, per fare anche gare un po’ diverse.
Come e quando hai deciso di fare questa gara?
All’inizio dell’anno mi è stato proposto ed io senza pensarci due volte ho deciso di provare, con molta incoscienza. L’iscrizione l’ho fatta subito dopo. Sono partita per la gara senza sapere bene cosa affrontare, perché era la prima volta per me. Non ero partita con l’idea di vincere. Solo dopo una prova di circa 30 km insieme ad un amico che l’aveva già fatta ho capito il disastro in cui mi ero cacciata… ma ormai era troppo tardi [ride NdR]. L’ho fatta senza avere coscienza di ciò cui andavo incontro, ma a questo punto, dato il risultato, beata incoscienza!
Le cose più belle arrivano spesso così… Come hai vissuto la gara?
La gara in sé non l’ho sofferta particolarmente. La parte lunga è stata difficile per il caldo e per la cora sui sassi, ma non ero all’estremo delle forze. Ero comunque ancora in piedi. Ma i problemi sono nati successivamente. Ho avuto delle vesciche, le unghie sono partite, i piedi gonfi… insomma l’ho pagata dopo.
Pensi che la rifarai?
Quando mi sono ritrovata in quel modo, mi sono detta “mai più!”, però d’altra parte è giusto che la vincitrice dell’anno prima si rimetta in gioco l’anno successivo. Sono ancora con il punto di domanda…
Come ti eri preparata?
Negli ultimi mesi mi allenavo in pista e su strada. Facevo tante salite e camminate in montagna molto lunghe. Anche nelle giornate in cui non potevo uscire per il mal tempo andavo in palestra. Soprattutto nell’ultimo mese, mese e mezzo, ogni giorno dovevo fare qualcosa. Ha portato risultati, quindi sono fiera di averlo fatto.
E per l’alimentazione?
L’unica regola è niente alcol prima della gara. Per il resto non ho particolari schemi alimentari. Può sicuramente aiutare, ma non me la sento di fare oltre.
E quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
La gara in Trentino l’ho fatta proprio con lo scopo di finirla, per avere i punti necessari per poter essere sorteggiata alla Lavaredo Ultratrail del prossimo anno. Lì è necessaria una preiscrizione e si va a sorteggio, perché è a numero chiuso. Partono in 1.500, ma se ne iscrivono almeno il doppio. Per partecipare è necessario avere i punti che ti danno certi tipi di gare, e questa era una delle prime per poter tentare il sorteggio.